GIUSEPPE BARBA’RA: “VOGLIAMO CREARE UNA SCUOLA TECNICA E DI VALORI”
Dennis Ozer, svizzero-americano, arrivato nella stagione 1975-1976 a guidare la JollyColombani di Renzo Bariviera in A1, fu il primo. Sedici anni dopo, nel 2001 arrivò l’uruguaiano Migue Volcan a guidare in B1 la Libertas Basket ’80. Oggi, luglio 2017, OneTeam Basket Forlì porta in città il terzo allenatore “straniero” nella storia della città dopo i primi due di cui sopra: Giuseppe Barbàra, trapanese, 65 anni il prossimo 13 luglio, un vero maestro del basket nei suoi fondamentali e nei suoi dettami tecnico-tattici, è il nuovo Direttore Tecnico di OneTeam, mentre l’altro volto nuovo del giovane sodalizio forlivese sarà Richard Lelli, cervese d’adozione, nominato dal presidente Filippo Cicognani nuovo responsabile del minibasket. In questo modo, con questi due acquisti, OneTeam scrive un piccolo pezzo di storia del basket giovanile forlivese.
L’obiettivo di OneTeam e di Barbàra è ambizioso, ma inevitabile quando si ha a che fare con un personaggio del suo calibro e del suo passato (creatore di talenti e nomi importanti nel basket italiano partendo dal settore giovanile dell’Olimpia Milano, passando poi a Mestre, quindi a Verona, Trapani e Casalpusterlengo con ben 33 finali nazionali conquistate): “Tirare fuori da ognuno dei nostri 800 ragazzi il massimo delle loro potenzialità non per vincere titoli o creare per forza campioni, ma per far nascere una scuola tecnica di valori, un marchio ed uno stile precisi, improntati sulla qualità e riconoscibili ovunque”.
E per riuscire in questo progetto importante ed ambizioso, come ha sottolineato il Presidente Cicognani “era indispensabile avvalersi di una figura esperta ma esterna ed imparziale e Barbàra lo è”. Una figura che si è calata immediatamente con un entusiasmo ed una voglia di fare contagiose nella realtà forlivese, incontrando e parlando con allenatori con colloqui singoli e collettivi, confrontandosi anche con genitori in attesa della presentazione a tutte le famiglie prevista per la seconda metà di luglio: “Ho accettato di rimettermi in gioco perché sono rimasto colpito dall’entusiasmo e dalla serietà del presidente Cicognani e dei suoi collaboratori, inoltre il progetto è molto interessante perché ci sono numeri, idee, prospettive ed io darò tutto me stesso a questa causa”.
Causa nella quale anche Richard Lelli ricoprirà un ruolo certamente non secondario. Richard è ormai un’autorità a livello di basket giovanile e di minibasket: “Vogliamo uniformare verso l’alto il modello organizzativo, tecnico e di attaccamento alla maglia di tutti i ragazzi dei nostri centri minibasket, farli divertire, insegnando loro pallacanestro per coinvolgerli e trarre il meglio da ciascuno di loro”.